Tre poesie inedite di Vanni Pierini

DOMENICA MATTINA IN CITTA’

Tre vecchi podisti, due anziane matrone,
alcuni ciclisti. Io dal balcone
li sento ansare dentro le tute,
decisi a morire in perfetta salute.

PRONTO SOCCORSO

L’arancione strappato, incongruo
del tubino leggero; un residuo
di zattera carminio dai fregi
cromati; sangue polvere sassolini
incistati nella pelle violata:
un troppo dolore che il cervello
vira in corridoio bianco.
Affranti i parenti e i congiunti
vinti, ma pronti al morso
contro le infermiere inaccessibili,
i dottori in tour di routine.

E mi gela l’improvvisa evidenza
che una linea così provvisoria
divida la passeggiata del pomeriggio
(quella brezza leggera che sale
dal mare, quel gelato da leccare,
quei gesti accesi gratuiti felici,
e quegli sguardi che accecano
il cuore) da questa officina
autorizzata, nella quale il corpo
prende la sua rivincita piena
sui fuochi fatui del vivere.
Si, lo so; lo sapevo da sempre.
Ma vedere lo strazio sorpreso,
senza grazia, della giovane ragazza
ferita… Non: saperlo, ma: vederlo.
Vederlo…

 

STANOTTE

Stanotte ho veduto
la mia morte improvvisa:
me ne sto seduto
in cucina, assorto, e
un secondo dopo
sono morto.

Non c’è stile
o racconto, non c’è, pronto,
uno straccio di senso;
c’è il mio denso silenzio
un corpo inerte
una postura goffa
un profilo sghembo
e un lembo di stoffa bianca
della tovaglia
sulle ginocchia aperte.

Non sento più nulla, non vedo
mia moglie che, stanca,
si chiede come reagire;
se deve o no pulire
la stanza, se farlo
per il mio decoro
o per loro, quelli
che mi vedranno morto
accanto ai fornelli.

Lei avrà uno schianto
al cuore e un moto
interiore di riso
per la scena;
poi, dopocena
la cullerà un pianto buono,
di nostalgia e perdono.

Lo stesso sarà per me,
amore,
anche se non avrò più
un cuore dove salvare
riso dolore ricordi…
Basta, s’è fatto tardi,
esco; oggi è più fresco,
mi pare.
Meglio andare.

Roma, novembre 2013

 

Nota bibliografica

Vanni Pierini (Recanati 1945)

Laureato in Filosofia. E’ stato dirigente politico e sindacale negli anni sessanta e settanta; ricercatore e consulente economico per enti pubblici e imprese negli anni ottanta. Ha poi fondato, con altri, il Premio Recanati di musica e poesia e lo ha presieduto dal millenovecentonovanta al duemilauno. Attualmente si occupa di poesia. Nella primavera del duemilatredici ha realizzato, insieme al regista Sandro Vanadìa, il programma PoetryClip: poesie da guardare, ascoltare e leggere, per Raieducational. Vive e lavora a Roma.

Ha pubblicato alcuni libri e numerosi saggi e articoli di argomento economico, sociale e politico.

In ambito letterario si segnalano, tra l’altro, tre antologie e alcune raccolte di suoi versi:

Le raccolte:
Di poesia nuova ’89. Proposte cinque, Manni 1990 (con Roberto
Bugliani, Biagio Cepollaro, Marco Muzzi e Lello Voce);
Leopardi, Palinodia, Stampalternativa 1993
Il segreto dell’Uno e dell’Altro, Archinto 1999
Lance nell’Infinito, Fuoristagione 2005
Incerte universali passioni, Fuoristagione 2007
Zeitgeist (silloge) in “Nuovi Argomenti” n. 51, Mondadori 2010
Sunset Blvd (silloge) in “Almanacco dello Specchio 2011”, Mondadori 2011

Le antologie:
Poesie d’amore: da Saffo a Prévert (con Michele Cucuzza, 3 voll.), Mondadori/Donna Moderna 2004
Foglie della memoria: l’Italia del ’900 nella poesia del ’900, Ediesse 2006
Oh mia patria: versi e canti dell’Italia unita 1796-2011, (3 voll.) Ediesse 2012

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