Maradona e il silenzio di Fazio

Umberto Piersanti

Fabio Fazio non ha minimamente contrastato il gesto inqualificabile di Maradona alla trasmissione “Che tempo che fa”: al silenzio assordante di Fazio ha fatto riscontro lo squallido applauso dei presenti. Il giorno dopo sono iniziate le polemiche e le condanne, ma troppi sono stati gli atteggiamenti assolutori in particolare a sinistra. Ho ascoltato a Radio3 la trasmissione “Tutta la città ne parla” condotta dal bravo Zanchini. Il motivo conduttore degli interventi era dato dal fatto che Berlusconi aveva frodato il fisco ancora più di Maradona. Quest’ultimo veniva giudicato spesso bonariamente come uno scapestrato scugnizzo autore di una marachella un po’ furba e un po’ ingenua: niente a che vedere con l’ingordigia e la tracotanza del caimano.

In realtà Maradona è un arrichito volgare e plebeo che ha avuto spesso comportamenti miserabili. Troppe cose gli sono state perdonate in nome di quel calcio nel quale è stato sicuramente un grandissimo campione: lasciamo perdere quel goal segnato con la mano di Dio che non sarebbe stato perdonato a nessun altro e che invece è stato salutato come un capolavoro di astuzia e intelligenza. Basterebbe ricordare il rifiuto ostinato di riconoscere un figlio e la frequentazione dei più luridi camorristi napoletani.
La militanza di sinistra e la frequentazione di Castro non bastano ad assolverlo. Certo Brunetta dovrebbe indignarsi per le frodi fiscali di Berlusconi. La questione è però sostanzialmente un’altra: l’Italia è un paese di evasori con la scusa che c’è chi evade molto più di loro. Quanti artigiani, infermieri, dentisti professionisti vari emettono regolare fattura? E la giustificazione è sempre quella loro sono dei pesci piccoli bisognerebbe colpire i pesci grandi che invece la fanno sempre franca.

L’etica è composta da principi che valgono in sé e che non dipendono da comparazioni ed esempi: se qualcuno più in alto di me commette azioni negative, questa non è una giustificazione per la mia condotta. L’evasione fiscale verrà ridotta a livelli fisiologici solo quando una parte consistente di italiani avrà introiettato questi principi.
Lo strapagato conduttore Fazio aveva il dovere aveva il dovere di stoppare Maradona e di bloccare quel miserabile applauso che è stato una grave offesa per tutti i cittadini onesti. Troppo facile prendersela solo con Berlusconi anche gli idoli delle folle vanno inchiodati davanti alle loro responsabilità.

Umberto Piersanti

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1 commento a “Maradona e il silenzio di Fazio

  1. Un appunto soltanto mi sento di muovere ad Umberto Piersanti riguardo l’articolo precedente:Maradona pur disonesto ,evasore ,cialtrone non è un grandissimo calciatore,è il più grande calciatore di tutti i tempi .Fatta questa precisazione deve pagare i suoi debiti come qualunque comune cittadino

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