La visita di Rohani a Roma

Umberto Piersanti

Gli affari commerciali hanno un intrinseco valore che non può essere cancellato da un facile e astratto moralismo. Dunque non si può accusare il governo italiano per questa visita. Spetta però a Renzi ricordare all’ospite e in un modo molto più determinato di quanto abbia fatto il tema dei DIRITTI UMANI.

Quello che più stupisce è l’assordante silenzio dei ‘giornali, della televisione, dei partiti, degli intellettuali: tutta o quasi la società civile sta tacendo.
Chi ha la mia età ricorda quanto dure e pervasive erano le proteste contro lo Scià e i suoi ministri. Ogni condanna a morte suscitava a ragione proteste a non finire, sit-in e cortei, comizi infuocati. In questi anni l’Iran ha un numero di condanne a morte spaventoso, le carceri piene di detenuti politici, la pratica della tortura quotidiana e costante. La lapidazione che sembrava una prassi ormai esaurita, è tornata ad imperversare con il “moderato” Rohani. E a una donna basta non indossare il velo per essere pubblicamente frustata. Gli omosessuali sono considerati criminali.
Dove sono i nostri pacifisti, le femministe, gli omosessuali? Solo una piccola pattuglia di radicali sta oggi esprimendo l’indignazione che dovrebbe essere di tutta una società civile.

Altro elemento da sottolineare: la visita di Rohani avviene in concomitanza della GIORNATA della MEMORIA: l’Iran non solo nega l’Olocausto, ma non riconosce ad Israele il diritto di esistere. Oggi a Roma c’è un capo di stato in abiti ecclesiastici che nega quotidianamente i fondamentali diritti umani.

Umberto Piersanti

PS: Il presidente Rohani che manda a morte con disinvoltura i suoi avversari politici e fa lapidare le “adultere” è rimasto sconvolto dalla Venere nuda ai Musei Capitolini: la delegazione iraniana ha chiesto e ottenuto di ricoprire la Venere. Ancora una volta, non l’Isis, ma il governo di uno dei più importanti Stati islamici rivela tutta la barbarie di una società dominata da un bigottismo sanguinario.

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.