Una poesia inedita di Maurizio Soldini

NELLE VIE DI GIUGNO

Le impronte lasciate dalla neve
nel breve sotterfugio della curva,
che adesso si ripescano nella memoria
come un pensiero sopito sciolto dal calore,
ritornano nel tempo delle rimembranze
a dare sfogo nelle vie di giugno
quando l’asfalto sfrigola di sole.
Un alambicco di stridule essenze
si affaccia dall’odore svelto dei tigli
come quando passava il venditore
di carrube a dare vita a un mesto
nugolo di bimbi e di schiamazzi.
Il temporale estivo squadra le parole,
sembrano fatti usciti da tempi fuori
dal comune e sembra un lampo
venuto d’oltremare a declamare
fantasmi in piena luce di memoria.
Ortiche luccicano e allettano
qualcuno brucerà le proprie mani.

Maurizio Soldini

Roma, 8 giugno 2012

Maurizio Soldini è nato nel 1959 a Roma, dove vive e lavora. Medico, filosofo e poeta, insegna Bioetica e svolge l’attività di clinico medico presso la “Sapienza” Università di Roma. Ha all’attivo numerosi interventi, articoli e saggi (oltre 300 pubblicazioni) anche su riviste internazionali. Collabora con Riviste e quotidiani, in particolare con i quotidiani Avvenire e Il Messaggero.
Ha pubblicato diverse monografie tra cui: La bioetica e l’anziano (ISB, 1999), Argomenti di Bioetica (Armando, 1999 e 20022), Bioetica della vita nascente (CIC, 2001), Filosofia e medicina. Per una filosofia pratica della medicina (Armando, 2006), Wittgenstein e il libro blu (Mattioli 1885, 2009), Il linguaggio letterario della bioetica (Libreria Editrice Vaticana, 2012).
Ha pubblicato le seguenti raccolte di versi: Frammenti di un corpo e di un’anima (Aracne, 2006), In controluce (LietoColle, 2009), Uomo. Poemetto di bioetica (LietoColle, 2010) e La porta sul mondo (Giuliano Ladolfi Editore, 2011). È presente in diverse antologie poetiche. Numerosi anche gli interventi di critica letteraria.
Si sono occupati della sua poesia tra gli altri: Raffaele Aggujaro, Giorgio Barberi Squarotti, Franco Caporossi, Giovanni Caso, Giuseppe Conte, Salvatore Contessini, Flaminia Cruciani, Maurizio Cucchi, Rosaria Di Donato, Riccardo Duranti, Cristiana Freni, Emerico Giachery, Marco Godio, Giovanni Guanti, Giuliano Ladolfi, Maria Lanciotti, Giorgio Linguaglossa, Dante Maffia, Roberto Maggiani, Valerio Magrelli, Salvatore Martino, Cinzia Marulli Ramadori, Enrico Mattoccia, Eugenio Montale, Roberto Mussapi, Eugenio Nastasi, Plinio Perilli, Alberto Pucciarelli, Roberto Raieli, Merys Rizzo, Paolo Ruffilli, Antonio Spagnuolo, Antonietta Tiberia, Stefano Verdino, Marcello Vitale.

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6 commenti a “Una poesia inedita di Maurizio Soldini

  1. bellissimo anticipo d’estate, in questa musica prosodica che ci viene incontro, e saltella come in una canzone, ma la sapienza della poesia ferma nei pieni e nei bianchi dei versi qualcosa di più scuro, si direbbe l’ombra delle cose stesse, di fantasmi o luci che filtrano nell ‘alambicco del tempo e dei profumi –
    Grazie.

    Maria Pia Quintavalla

  2. In questi versi Soldini è capace di grande sintesi incisiva, perché la sua è una parola espressivamente carica, che tende a liberarsi di elementi accessori o di vacui abbellimenti per arrivare subito a bersaglio. Vistosa forza hanno gli ultimi due versi: Ortiche luccicano e allettano / qualcuno brucerà le proprie mani. A questo contrasto fra luce e tenebra corrisponde poi l’evidente, serpeggiante desiderio di melodia e canto presente in tutta la composizione. Grazie, Maurizio

  3. belle le immagini, meno evidenti i pensieri, che però non mancano.

    Troppi i poeti dal verso facile, ma chi ci sa fare – e metterei Soldini tra i secondi – sia severo con se stesso. Lidia Gargiulo

  4. le impronte comunicative di Soldini come suo naturale stile, ci spinge nel suo profondo e personale modo di comunicare, diretto e a volte polemico come lo specchio limpido del suo animo obbliga. Il talento descrittivo e visionario non sono in discussione…bravo Maurizio, come sempre.

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