“Il kitsch più assoluto trionfa a Sanremo con i Modà”

Ritengo che la canzone sia una forma d’arte, magari minore, ma che ha contrassegnato tanta vita e tanta cultura del nostro Paese. E’ altrettanto vero che le canzonette abbiano diffuso luoghi comuni, superficialità e “idiozie poeticistiche” di vario genere.
“Se si potesse non morire” cantata da Francesco Silvestre dei Modà è la più ricca antologia di sciocchezze che mi sia capitato di udire in questi anni. Lasciamo perdere il voler volare e il non voler morire che sono superficialità assolute, ma almeno condivisibili se non nella forma, sciatta e banale, nel contenuto.
Il ridicolo del ridicolo viene dato dai baci trasformati in pane: e con questo pane verrà alleviata la fame nel mondo. Nell’assurdità, l’enunciato suona anche offensivo e squallido nei confronti di una tematica seria e dolorosa come quella della fame nel mondo.
Altra perla insuperabile il voler nascere tutti i mesi per provare di nuovo l’amore materno e paterno: anche in questo caso non si tratta solo di volgarità, ma di una profanazione di uno dei sentimenti più nobili dell’uomo.

Giletti ha invitato i Modà, la domenica dopo il Festival, nella sua trasmissione. Li ha lodati, affermando che erano riusciti a superare i soliti motivi amorosi per scelte di valore esistenziale se non filosofico. Probabilmente anche Giletti ha un concetto molto riduttivo dell’esistenziale e del filosofico.
Ci dispiace che la Rai favorisca lo sciocchezzaio italiota, ma ormai ci siamo abituati. Dopo Giacobbo che fa parlare i morti e rintraccia le origini aliene dei cinesi, tutto è possibile.

Di fronte a queste sciocchezze, il piccolo clientelismo amicale che caratterizza Billy e altri momenti “letterari” risulta ben poca cosa. Almeno la radio sembra mantenere un livello superiore alla sua sorella più nota televisione, che sprofonda ogni giorno di più nella banalità e nel populismo. Faceva notare Grasso sul Corriere che neanche la satira ben riuscita di Crozza su Giacobbo aveva minimamente smosso le acque. Del resto in Italia incompetenti e cialtroni guadagnano sempre buone posizioni: non dimentichiamo che Mussari, l’ex presidente del Monte dei Paschi, era stato eletto presidente dell’Abi, l’associazione dei banchieri italiani.

Umberto Piersanti

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1 commento a ““Il kitsch più assoluto trionfa a Sanremo con i Modà”

  1. Considero che le canzoni siano una vera forme d’arte a patto che, naturalmente, nascano e si sviluppino in un contesto culturale libero e privo di condizionamenti. Purtroppo nel nostro paese (e anche in molti altri) si tende a standardizzare e la penalizzazione della poesia, il non giusto valore delle parole e del loro uso sembra essere un male comune. Ascoltare o leggere la libertà fa paura, è faticoso, e si riserva, stupidamente, questo ruolo a pochi i quali,spesso, vengono posti ai margini. Colpa – a mio avviso – anche di “intellettuali” che in tanti anni non sono mai scesi in “basso” a spiegare la bellezza creando un divario culturale che si poteva benissimo evitare. Dall’altro canto non riesco a capire come tante persone rifiutino la libertà ascoltando ciò che la televisione impone.

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