Quasimodo chi?

Salvatore Quasimodo

Quante ingiuste ironie da soloni e saputelli sui maturandi che, di fronte a una delle tracce del tema d’italiano, hanno esclamato: “Quasimodo chi?”! Già, perché per svolgere quel tema non devi soltanto sapere chi è Quasimodo, ma conoscere quella poesia, quei versi, quella gazza che ride, nera sugli aranci. Al Ministero sanno o no che, salvo rarissimi casi, da Trento a Palermo non si affronta Quasimodo, la sua poesia e quella poesia? Sanno, al Ministero, che tanti professori di Lettere, magari membri delle commissioni degli esami di Stato, non hanno esclamato “Quasimodo chi?”, almeno si spera, ma certo sarebbero fuggiti a gambe levate da quella traccia, non sapendo come svolgerla? C’è una disperante dissociazione, in questo strano Paese, tra chi formula le tracce e chi sta seduto in aula e talvolta parla ai muri e talvolta ascolta i muri. Gli studenti che sono fuggiti verso la tecnologia pervasiva non hanno colpe, i pochissimi che si sono cimentati con il Nobel siciliano sono da ammirare perché l’avranno scoperto, letto e amato fuori dalle aule, dove la passione poetica sorge e si alimenta. C’è qualcosa di vecchio, anzi d’antico, di molto antico, oggi nel Ministero. L’incapacità di comprendere che cosa domandare. E se non sai cosa e come domandare, come pretendi che il maturando munito di iphone, superaccessoriato, supertecnologizzato, risponda sulla gazza che ride, nera sugli aranci? Non ha il telefonino, la gazza, e inviarle un sms è impossibile. Se si attrezza, la prossima volta possiamo anche parlarne.

Davide D’Alessandro

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1 commento a “Quasimodo chi?

  1. Le moderne tecnologie di cui possono disporre i nostri figli, oggi, devono essere utilizzate anche per migliorare, e di molto, il rapporto Scuola-Poesia, in una Paese come l’Italia dove su questo terreno ci sono più “scrittori” che “lettori” consapevoli. Non è possibile immaginare che in un Paese come l’Italia, patria di poeti grandissimi, alla Poesia ci si rivolga, con fare solenne, quasi esclusivamente in pochissime occasioni, come gli esami di maturità. E con esiti non proprio promettenti.

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