Grillo e i vigili romani: il miserabile e gli assenteisti

Ne avevamo viste molte da Grillo: l’alleanza con l’estrema destra britannica e con il deputato polacco che nega la parità tra uomo e donna, la difesa del bicameralismo perfetto, la richiesta del carcere per Napolitano. Tutte cose da riderci sopra ricordando la professione di comico del leader genovese se non fosse per i milioni di voti (fortunatamente oggi in calo…) che il Movimento 5 stelle riesce ancora a raccogliere. Ma la difesa di uno dei più terribili mali italici, quale è il disprezzo verso il proprio dovere prima ancora che verso le Istituzioni, rappresentato dall’assenteismo fraudolento, questo no, questo non potevamo aspettarcelo. Passi l’idiozia di un Di Battista che difende i tagliagole dell’Isis scambiandoli per gli integralisti di Hamas: sappiamo tutti quanto sia totale l’impreparazione in politica estera di rappresentanti scelti dalla rete con il voto di parenti e amici.
Ma il Movimento 5 stelle non era sceso in campo proprio per distruggere i burocratismi, i ritardi, gli assenteismi, i disguidi della vita politica e sociale italiana? Poco tempo è bastato per dimostrare che si trattava solo di propositi velleitari, confusi e populistici. È piuttosto facile accordarsi ai mal di pancia di tanti italiani spesso giustificati dall’insipienza dei partiti.

Altra cosa è cambiare la vita politica e sociale del Paese.
Ancora una volta “Il Fatto Quotidiano” troverà il modo se non proprio di giustificare quantomeno di attenuare le assurde affermazioni di Grillo? Forse sarebbe ora per il giornale diretto da ex direttori della vecchia “Unità” di prendere atto che la scommessa a favore dei 5 stelle è ormai fallita.
Contrariamente a Di Battista, quel giornale dovrebbe avere un minimo di conoscenza della vita politica.

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2 commenti a “Grillo e i vigili romani: il miserabile e gli assenteisti

  1. Penso purtroppo anzi dolorosamente che quei circa 40000 fanatici dei 5 stelle sempre attaccati alla rete ,malati di populismo e ancora seguaci di Grillo possano aderire persino alla causa di quanti tra i pizzardoni romani in quel 31 dicembre non hanno presentato neanche uno straccio di certificato

  2. Non capisco perché ogni tanto su questa intelligente rivista dobbiate pubblicare” perle”di saggezza di questa emerita sconosciuta

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